le copie autenticate della Sacra Sindone
Ad aprile 2020 ha preso il via uno dei progetti più particolari con i quali ci siamo mai confrontati.
In un campo appartenente alla famiglia Torri sono stati messi a dimora dei semi selezionati di lino. Abbiamo seguito l’intera filiera produttiva, dalla coltivazione alla tessitura, per la realizzazione di un tessuto dall’alto valore simbolico: un tessuto di lino con il quale sono state realizzate le copie autenticate della Sacra Sindone.
La richiesta è arrivata dalla Congregazione della Sacra Sindone di Torino che ha sentito la necessità di rendere visibile l’immagine sacra ad un ampio numero di fedeli in tutto il mondo, continuando allo stesso tempo a preservare la preziosa e delicata reliquia originale, le cui ostensioni devono essere necessariamente limitate.
IL TESSUTO, LA RELIQUIA DEL MONDO.
La realizzazione delle copie autenticate della Sacra Sindone si è svolta interamente tra la Val Gandino e Bergamo: le eccellenze produttive del nostro territorio hanno reso possibile la creazione di un tessuto sorprendentemente vicino all’originale.
Dopo studi approfonditi della struttura della Sindone e diversi test in azienda, abbiamo realizzato una spina di pesce su base di saia pesante che ha lo stesso numero di fili di ordito e trama per centimetro quadrato e lo stesso peso del tessuto originale.
Questa particolare struttura, tessuta su un telaio che si è rivelato perfetto allo scopo, che noi, solitamente, utilizziamo per campionature ed esperimenti per nuovi tessuti, consente di apprezzare sulla superficie del tessuto il sottile e pregiato filo di lino d’ordito, proprio come avviene nella Sacra Sindone. Una grande attenzione è stata dedicata anche alla naturalità dell’intero processo.
Così come la coltivazione del lino è stata praticata con metodi biologici, escludendo completamente l’uso di prodotti chimici, allo stesso modo per la tessitura ci siamo prefissati fin dall’inizio di non utilizzare assolutamente nessun tipo di colla o paraffina e il tessuto sceso da telaio è stato sottoposto ad un semplice lavaggio ad acqua, ad asciugatura e stiratura. L’obiettivo che siamo riusciti a raggiungere è stato quello di ottenere un manufatto il più naturale possibile, senza compromettere l’effetto finale: un tessuto bello e naturale già in origine, con effetti di irregolarità tipici dei tessuti di lino.
Il progetto “Lino in Val Gandino: il tessuto, la reliquia del mondo” è stato realizzato grazie all’impegno di diversi attori: L’Istituto Internazionale di Studi di Sindonologia di Torino, il Comune di Gandino, il Comune di Peia, il Linificio e Canapificio Nazionale, Efi Reggiani e, naturalmente, Torri Lana 1885.