FULMINI!

Studiocharlie

La composizione originale è stata realizzata con una macchina da scrivere Olivetti
Lettera 82. I segni tipografici utilizzati sono minimi, un punto e una barra, ciònonostante questi semplici segni sono in grado di evocare una tempesta. L’apparente regolarità del reticolo di punti e barre dialoga ironicamente con la potenziale libertà assoluta di rappresentazione a campo unico tipica della tecnica Jacquard.

LE CITTÀ IMPOSSIBILI

Victor Vasilev

Il progetto nasce immaginando un luogo dove le leggi della logica e della realtà sono sospese.
Le linee del disegno si intrecciano, formando geometrie impossibili e scorci surreali.
Edifici slanciati, ponti sospesi e piani fluttuanti si mescolano in un intricato labirinto dove la legge della gravità è superata.
Si tratta di un invito a sognare e ad esplorare mondi nuovi e straordinari. Spero che questo arrazzo possa trasmettere un senso di meraviglia e magia, spingendo chi lo osserva a perdersi nelle infinite possibilità della propria immaginazione.

COUNT SHEEP

Zanellato/Bortotto

“Count Sheep” per Torri Lana ha voluto essere una rilettura della lunga ed antica tradizione dell’arazzo astraendolo dalla solennità e classicità per cui spesso è stato contraddistinto.
Questi pezzi di arredamento infatti, oltre alla loro funzione estetica, fungevano anche da isolanti per le grandi stanze dei castelli e venivano appesi alle fredde pareti di pietra per stemperare l’ambiente e, il materiale che veniva più largamente impiegato era proprio la lana.
Questa infatti si sposava perfettamente con la funzione termica che l’arazzo aveva in questi contesti ed è proprio su questo frammento di storia che si è sviluppato l’intero progetto “Count Sheep”.
Il soggetto principale che abbiamo deciso di rappresentare è un gregge di pecore, allegoria della lana: un pattern vibrante, interrotto in maniera casuale da elementi riconoscibili come pecore stilizzate che diventano il motivo decorativo della composizione.
L’aspetto generale vuole essere un fermo immagine di un gregge in movimento dove gli elementi grafici che interrompono le linee ondulate donano una punta ironica all’intera narrazione.

JACQUARD CIRCLES

Mikal Harrsen

Con l’arazzo Jacquard Circles ho sperimentato la possibilità di illustrare le diverse intensità di colore risultanti dalle varie tessiture, utilizzando la forma di un tradizionale cerchio cromatico.
Attraverso l’approccio metodico e grafico, Jacquard Circles offre l’opportunità per comprendere, in combinazione con le variazioni di tono, Ia variazione dell’effetto tattile delle texture, realizzate tutte con lo stesso filo.

MIRACOLI QUOTIDIANI

Laura Cazzaniga

“ …la signora credeva che ciascuno di noi ha due cuori: diceva sempre però che uno dei due eclissa l’altro, ma, se ognuno di noi riuscisse anche per un solo istante a intravedere la luce del suo cuore nascosto, allora capirebbe che quello è un cuore sacro, e non potrebbe più fare a meno del suo calore…”
Il cuore sacro è la nostra voglia di metterci in gioco per migliorarci, concentrarci sul prossimo passo, costringerci ad esserci in tutto e per tutto, solo così accade il miracolo di sentire la vita tutta intera. Miracoli quotidiani.

ALBA FELIX

Emanuela Frattini Magnusson

Un’immagine tradotta in arazzo ci porta ad un’associazione immediata e felice con il sole del mattino, Alba Felix. Nasce dallo studio delle possibilità offerte da questa tecnica; tratti precisi che si sovrappongono a effetti sfumati, contrasti forti insieme a gradazioni di colore più attenuate. Nel mio lavoro trovo interessante esplorare la combinazione di strutture ripetitive e precise con elementi di irregolarità e improvvisazione. Scriviamo le regole e poi decidiamo come e quando romperle, creando un insieme nel quale tutti i componenti coesistano con naturalezza e, al di la di logica e funzione, possa evocare un responso emotivo.

TOMORROW

Giovanni Hänninen

Tomorrow è una riflessione sul futuro dell’Uomo su questo pianeta. Un arazzo che ritrae i resti di un evento climatico estremo, come quelli a cui ci stiamo abituando. Vittime della propria incoscienza, le presenze umane osservano l’accaduto impotenti. Non si rendono conto di non essere più semplici spettatori, ma sempre più protagonisti di quanto accade loro intorno. Tomorrow ci invita a prendere in mano il nostro futuro. Essere consapevoli dei cambiamenti sempre più evidenti e delle nostre responsabilità. Per questo motivo l’autore ha pensato a un arazzo che può essere guardato, ma anche toccato. Un’esperienza che può essere fatta con gli occhi ma anche le punte delle dita. Un invito a entrare nell’opera, a non essere più solo degli spettatori rispetto ai cambiamenti che coinvolgono tutti.
Il design dell’arazzo è ispirato alle immagini realizzate da Giovanni Hänninen per Arte Sella per documentare il periodo successivo al passaggio della tempesta Vaia, che nel 2018 ha distrutto decine di migliaia di ettari di foreste alpine di conifere nel nord-est italiano. Oltre che ad Arte Sella, il progetto fotografico di Giovanni Hänninen è stato esposto alla XVII Biennale di Architettura di Venezia nel 2021.

BERTA FILAVA

Giuseppina Motta

L’arazzo si propone di catturare i valori di altruismo, gratitudine e bontà d’animo che emergono dalla storia di Berta, offrendo uno spazio tangibile per riflettere su tali tematiche attraverso l’arte tessile. La celebre frase “Non son più i tempi in cui Berta filava”, mostra l’importanza della sincerità e della spontaneità nell’atto del dare, sottolineando che non è il valore materiale del dono a determinare la sua importanza, ma piuttosto l’intenzione. Il progetto trae ispirazione dalla fiaba di Berta, una vedova poverissima e molto devota al proprio re che, secondo la tradizione popolare, dona lui una lana finissima. Informato sulla miseria della donna, il re ricambia con doni generosi il gesto disinteressato, garantendole una vita serena e prospera. Il comportamento regale scatenerà la devozione interessata di molti sudditi che faranno a gara per far dono di tessuti al loro monarca.
Quest’ultimo, però, deluderà le loro aspettative pronunciando la frase: “Non son più i tempi in cui Berta filava”.

IO-ROBOT

Emilio S. Leo

1. Un robot non può recar danno a un essere umano né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, un essere umano riceva danno.
2. Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purché tali ordini non vadano in contrasto alla Prima Legge.
3. Un robot deve proteggere la propria esistenza, purché la salvaguardia di essa non contrasti con la Prima o con la Seconda Legge.

THOUSAND DIAMONDS

Omi Tahara

Attraverso processi di taglio altamente tecnologici il diamante acquisisce la sua iconica brillantezza.
Anche Torri Lana attraverso la sua tecnologia avanzata può creare diversi pattern e toni di colore su un unico tessuto, questa combinazione di pattern sull’arazzo Thousand Diamonds rimanda allo scintillio di un gioiello.
I tessuti jacquard di Torri Lana sono di alta qualità e preziosi come i diamanti.